Saranno utili oppure una minaccia?

Sembra fantascienza, ma i robot stanno man mano entrando nelle nostre vite. Alcune società li stanno ancora sviluppando, mentre altre sono pronte per metterli sul mercato e impiegarli in diverse aree lavorative.

Eccone alcuni fra quelli più sorprendenti, solo per dare un’idea e capire a che punto siamo.

Digit

Digit è robot realizzato dalla Agility Robotics e dotato di due piedi, un torso, braccia e dei sensori. Le braccia sono allo stesso tempo uno strumento per muoversi nel mondo, alzarsi dopo una caduta, per stare in equilibrio, o aprire una porta spingendola, ma anche utili per maneggiare o trasportare oggetti. Secondo la società produttrice, Digit è abbastanza forte per sollevare e accatastare scatole che pesino fino a 18 Kg, oltre ad essere abbastanza resistente da sollevarsi da solo dopo una caduta.

Questo robot è approssimativamente grosso come un piccolo umano adulto ed è in grado di muoversi nell’ambiente in modo semi-autonomo, con l’aiuto del sensore LIDAR e altri sensori. Il sistema di controllo di Digit è stato revisionato per consentirgli comportamenti avanzati come: salire le scale e la possibilità di pianificare i suoi passi; il tutto controllato attraverso l’uso di solide API a cui si può accedere sia dal robot stesso, sia via wireless. Inoltre, Il torso di Digit ospita due CPU multicore, e un alloggio per un carico modulare che permette di usare un terzo computer.

Digit riesce inoltre ad eseguire alcune operazioni in autonomia, ma non è in grado di adattarsi ad un nuovo ambiente allo stesso modo di un essere umano. La Agility Robotics sostiene che il robot possa essere usato per una diversa gamma di usi, tra cui: logistica, magazzini, telepresenza, e per controlli industriali.

I robot per le consegne non sono molto lontani dal rimpiazzare i corrieri, anche se questo tipo di robot appare ancora troppo lento. Tuttavia, non è il primo caso di robot che provano a consegnare un pacco: Amazon sta sviluppando nuovi metodi di consegna, via terra (coi robot) e via aria (coi droni). Comunque, non è una sorpresa che questo tipo di lavoro sarà rimpiazzato poiché facilmente automatizzabile.

Spot

Spot della Boston Dynamics è un robot agile che sale le scale e percorre terreni accidentati con una facilità senza precedenti, ma è anche abbastanza piccolo da essere usato al chiuso. Costruito per avere una struttura robusta e personalizzabile, Spot ha una lunga esperienza nel settore industriale per le comunicazioni a distanza e il rilevamento autonomo. È in grado di andare dove i robot su ruote non possono mentre trasporta un carico con una resistenza che va oltre quella dei droni. Con un visuale a 360° e la possibilità di evitare gli ostacoli, questo robot può essere comandato da remoto o istruito sui percorsi e le azioni da fare per intraprendere missioni autonome. Gli sviluppatori possono creare modalità personalizzate per il controllo del robot, programmare missioni autonome, progettare sistemi per espandere le capacità del robot e integrare le informazioni dei sensori all’interno di strumenti di analisi dei dati.

Ecco alcune possibili applicazioni: ispezionare i progressi nei cantieri edili, creare gemelli digitali e confrontare le condizioni di costruzione per il BIM (Modellazione dell’Informazione di Costruzione) autonomamente con Spot; creare percorsi autonomi o guidare il robot per ispezionare a distanza gli impianti e migliorare la conoscenza delle operazioni sugli impianti; creare percorsi autonomi o guidare il robot a distanza per ispezionare area elettrificate o con alta densità di radiazioni; creare percorsi di ispezione in galleria e attaccare carichi aggiuntivi per misurare e assicurare condizioni di lavoro sicure; guidare Spot da remoto per tenere d’occhio situazioni pericolose o ispezionare pacchi pericolosi da lontano; usare Spot per attività di triage; consegnare cibo e medicine; o disinfettare stanze da lontano; programmare movimenti dinamici e pose espressive attraverso l’uso delle API o pilotare il robot in realtime.

Spot è disponibile con un prezzo di €65.000.

Può fare impressione, poiché sembra uno scheletro di un cane in movimento che prende vita, ma è stupefacente come riesca a camminare, tenersi in equilibrio ed evitare gli ostacoli. Forse farà più paura quando gli metteranno una pelle di cane addosso o semplicemente gli istalleranno una mitragliatrice. Black Mirror insegna! Scherzi a parte, questo robot può essere davvero utile, specialmente per le mansioni pericolose e quindi per salvaguardare la vita umana, proprio come farebbe un cane, anche se in modi differenti. Tuttavia, non so dire se un cane reale sarà mai sostituito come animale domestico poiché sarebbe una cosa triste.

Handle Robot

Handle è un altro interessante robot della Boston Dynamics che è in grado di spostare scatoloni in un magazzino. Handle occupa poco spazio, ha una lunga estensione e un sistema di visuale che gli consente di scaricare camion, allestire pallet, e spostare pacchi in tutto il magazzino. Handle utilizza un software di visuale che funziona tramite deep-learning, per individuare e localizzare le scatole. Può scaricare un camion, allestire pallet e scomporli in un batter d’occhio. Riesce ad eseguire più compiti ed è progettato per raggiungere pacchi posizionati in alto e in basso, con la possibilità di ripiegarsi in una forma più compatta per muoversi agevolmente all’interno dell’edificio, o verso un altro magazzino. La sua mobilità gli consente di operare in diverse postazioni di lavoro, muoversi all’interno del magazzino assieme allo scorrere delle merci. Secondo la società produttrice, le sue possibili applicazioni sono: scarico di scatole su un trasportatore per semplificare lo scarico di camion e container di spedizione; lo spostamento tra i corridoi del centro di distribuzione; il prelievo da più posizioni di inventario per costruire pallet SKU misti; lo spostamento di pacchi da trasportatore a pallet e la costruzione di più linee di produzione con un unico robot.

Dopo i robot per le consegne, ecco quelli che fanno da magazzinieri come in questo caso, dove il robot in questione assomiglia ad uno struzzo. Si tratta di un altro lavoro facilmente automatizzabile, spesso faticoso, che verrà anch’esso rimpiazzato. Ci saranno meno magazzinieri, ma essi controlleranno se i robot lavorano correttamente per poter intervenire in caso di problemi.

Pepper

Softbank Robotics ha sviluppato Pepper, il primo robot umanoide per l’interazione sociale, capace di riconoscere i volti, le emozioni umane più basilari e adattare così il suo comportamento. Pepper è stata ottimizzata per l’interazione umana ed è in grado di interagire con le persone conversando e con l’aiuto del suo touch screen. Il robot è disponibile per le aziende (ambiti di vendita, case di cura, ospedali, showroom, hotel, banche, …) e per le scuole. Ha un’altezza di circa 120 cm e pesa 28 Kg. Usa dei sensori per monitorare ciò che succede intorno prima di prendere decisioni.

Pepper possiede 20 gradi di libertà per i suoi movimenti naturali ed espressivi; riconoscimento del parlato e la possibilità di dialogare in 15 lingue diverse; un modulo per la percezione per riconoscere e interagire con la persone con cui parla; sensori tattili; LED; e microfoni per interazioni multiple; sensori ad infrarossi; pattini; un’unità artificiale; una fotocamera a 2D e 3D; un sonar per la navigazione omnidirezionale ed autonoma; e un sistema aperto completamente programmabile.

Il prezzo di Pepper è di circa €1.300.

Pepper appare amichevole, forse meno nel cuore della notte, ma sarà un futuro sostituto di una segretaria, receptionist, hostess, ecc… Forse sarà anche una buona badante per gli anziani e i disabili, aiutandoli nei loro bisogni quotidiani, in caso di emergenza o semplicemente per chiacchierare con loro; anche se è difficile sostituire una persone come forma di compagnia, poiché anche una conversazione credibile risulta falsa senza un’anima.

Atlas

Atlas è il robot più sorprendente mai visto. In 10 anni questo robot umanoide della Boston Dynamics si è evoluto un sacco. Atlas è in grado di camminare (anche sulla neve), sollevare i pacchi, e persino alzarsi da solo dopo una caduta. Può avere numerose applicazioni: guidare un veicolo industriale; spostarsi in modo sconnesso sulle macerie; rimuovere detriti che bloccano un ingresso; aprire una porta ed entrare in un edificio; salire una scala e attraversare una passerella industriale; usare un attrezzo per sfondare un pannello di cemento; individuare e chiudere una valvola vicino a un tubo che perde; collegare una manichetta antincendio ad un idrante e aprire la valvola.

Atlas è il robot più spaventoso mai visto prima. Viene quasi immediato rievocare nella nostra mente una scena di Terminator, ma bisogna ammettere che questo robot è davvero rivoluzionario. Quando sarà in grado di parlare, sarà il robot umanoide più completo, capace di svolgere innumerevoli attività, ma speriamo non venga utilizzato per fare una guerra.

Stuntronics

Stuntronics della Walt Disney Imagineering è un automa in grado di auto correggersi in volo durante un’esecuzione e in grado di eseguire acrobazie ad alta quota. In pratica, è uno stuntman robotico, come suggerisce il nome. I realizzatori hanno ideato il concetto di controfigura per l'”eroe” realizzato con un animatronic che viene sostituito negli show o nelle scene in cui è necessario svolgere manovre particolarmente pericolose, allo stesso modo in cui una controfigura sostituisce un attore prezioso in una scena pericolosa.

Il robot Stuntronics è dotato di accelerometro e un array di giroscopi affiancati da un sistema di rilevamento della portata del laser. Nella sua forma attuale, il robot è umanoide, e possiede le dimensioni e la forma di un performer che potrebbe facilmente essere immaginato vestito con un costume. Il robot è in grado di essere lanciato dall’estremità di un cavo per poi farlo volare in aria, controllandone la posa, la rotazione e il baricentro, non solo per farlo atterrare correttamente con le pose prestabilite, ma anche per eseguirle sul bersaglio mentre mantiene delle pose da supereroe a mezz’aria.

Figo come un Power Ranger, questo robot sembra un supereroe immerso nella realtà. Le sue pose sembrano realistiche come se fosse vivo. Diventerà quindi un grande stuntman, migliore di qualsiasi altra controfigura realizzata in CGI poiché consentirà scene più pericolose e scene più convincenti.

Non sappiamo se i robot verranno usati per danneggiare gli umani, ma è difficile immaginare che non succederà. Ogni tecnologia può essere usata sia per il bene e sia per il male, ma speriamo che le contromisure per combattere contro quelle negative siano almeno migliori. I robot possono fornirci un grosso aiuto, soprattutto per le persone: a livello lavorativo e per aiutare gli umani nella loro vita quotidiana, ma forse dovremmo immaginare un mondo da una nuova prospettiva, dove il lavoro non è più essenziale, ma piuttosto qualcosa che può essere delegata alle macchine per dare alle persone più tempo libero per focalizzarsi sull’apprendimento, sulla creatività, per evolversi: in sostanza, vivere.

Fonte Agility Robotics; Boston Dynamics; Softbank Robotics; Walt Disney Imagineering