L’assistente vocale di Google sempre più indistinguibile da una persona vera

Google è sempre in evoluzione così come la tecnologia che in modo esponenziale sta diventando sempre più avanzata. Fra pochi anni diventerà talmente potente da superare di gran lunga le nostre capacità e aspettative. In particolare, ciò avverrà per l’Intelligenza Artificiale che già ora sta facendo passi da gigante. Questa tecnologia si sta facendo strada in vari campi, ma è in quello degli assistenti vocali che si può notare la vera rivoluzione. Se già con Siri, Cortana e Alexa ci eravamo sorpresi di come potessero riuscire ad eseguire un gran numero di richieste, con Google Assistant si sta implementando un’ulteriore passo avanti. Si tratta della possibilità di chiamare al telefono al posto nostro e prendere appuntamenti. Stiamo parlando di Google Duplex, un tipo di AI in grado di simulare in modo pressoché perfetto la voce umana. È in grado, telefonando al posto nostro e gestendo la conversazione così adeguatamente di rendersi praticamente indistinguibile dall’interlocutore che crederà di aver a che fare con la nostra segretaria.

Particolarità di Google Duplex

Dai primi test è emerso come Duplex sia in grado di gestire autonomamente la conversazione, riuscendo a districarsi anche in una conversazione non propriamente standard. Inoltre, l’assistente parla simulando alcune caratteristiche tipiche del parlato: inserendo in modo opportuno ad esempio alcune interiezioni (mmm, ah, ecc…), pause che in base al tipo di informazione hanno bisogno di tempi diversi di risposta. Oltretutto le pause hanno anche la reale funzione di prendere tempo quando l’AI sta elaborando le informazioni per un tempo più prolungato. Infine, anche l’intonazione gioca un ruolo importante, poiché permette di comunicare un contenuto non correttamente compreso, manifestando incertezza.

Per riuscire nell’intento di simulare perfettamente una conversazione, Duplex si avvale di una rete neurale che di volta in volta impara migliorandosi sempre di più grazie al machine learning (apprendimento automatico). Essa viene infatti continuamente allenata da grandi quantità di conversazioni campione, potendo così processare i vari casi di domanda e risposta possibili. Al momento il tutto è diretto a specifici ambiti conversazionali, ma in futuro potrebbe aprirsi ad altri contesti.

Video dal canale Tech Insider

Pro e Contro

Ci troviamo quindi di fronte a qualcosa di straordinario. Così vista la vita sempre più frenetica, sembra che l’unica risposta per avere più tempo sia delegare a qualcun altro le piccole e semplici mansioni che eravamo abituati a fare. Così facendo non si correrà forse il rischio di delegare troppe cose, molte magari importanti, senza più sapere cosa stia succedendo intorno a noi?

Delegheremo così tanto che l’AI diventerà il nostro governo ombra con in mano tutte le informazioni che ci riguardano? E cosa succederà se l’AI inizierà a spacciarsi per noi per decisioni che in realtà non ci appartengono? Fantascienza? Vedremo.

Comunque seppur per cose poco rilevanti, anche Duplex magari potrebbe fare prenotazioni a nostra insaputa. A quel punto chi incolperemo? Pare che comunque Google sia corsa ai ripari, facendo in modo che nell’ultimo aggiornamento l’assistente si presenti prima di eseguire la prenotazione. Inoltre, pare che sia anche possibile disattivare le chiamate provenienti dall’assistente. Ciò non esclude il fatto che possa comunque non presentarsi, e in uno scenario futuro potrebbe anche simulare la nostra voce. I dilemmi etici sono aperti.

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