A Bangkok una nuova idea per fronteggiare i problemi sanitari
In India, il problema del garantire accesso ai servizi igienici a tutti è un fatto noto. Più precisamente a Pune (Bangkok), due imprenditori (un uomo e una donna) hanno deciso di fare qualcosa a riguardo, ma in special modo per le donne che sono quelle più svantaggiate da questa situazione. Hanno quindi fornito un luogo dove poter usufruire di un bagno, potersi cambiare o pulire i propri figli. Questo particolare luogo è anche dotato di ruote, così da poter raggiungere diverse zone laddove se ne abbia più bisogno. Stiamo parlando di un bus, o meglio, di un bus rosa pensato specificatamente per le donne.
Ulka Saldkar e Rajeev Kher hanno iniziato a posizionare questi bus in luoghi pubblici e parchi dal 2016. Essi sono equipaggiati appositamente per le esigenze femminili e sono particolarmente visibili grazie al fatto di essere dipinti di color rosa shocking. Per realizzarli sono stati utilizzati dei vecchi autobus ristrutturati e trasformati in bagni mobili in grado di servire in media tra le 150 e 300 donne al giorno.
I due imprenditori li hanno chiamati Ti Toilet dove “ti” sta per “tu” nella lingua locale che è il Marathi. Finora sono stati realizzati 15 bus che sono costati tra i €12.000 e i €15.000. L’idea è venuta da un esperimento già cominciato a San Francisco dove i “toilet bus” hanno permesso di risolvere il problema della mancanza di servizi igienici durante eventi speciali. L’obiettivo è però quello di costruirne altri e portarli in altre città, anche se la popolazione non sempre è incline ad usare i bagni pubblici, nonostante la defecazione a cielo aperto sia un problema serio in India.
Sebbene l’India stia cercando di fronteggiare il problema dei servizi igienici costruendo nuovi bagni pubblici, rimane il fatto che essi siano spesso affollati, talvolta poco puliti e per le donne tutto ciò rappresenta un problema più complesso soprattutto durante il ciclo. In più, le stesse donne rischiano episodi di violenza e stupro proprio nei momenti di maggior privacy quando sono sole alla ricerca di un momento per i propri bisogni.
Ulka e Rajeev avevano pensato di fornire questo servizio in modo gratuito, ma il rischio di trovarsi di fronte agli stessi problemi riscontrati per i bagni pubblici gli ha fatto cambiare idea, così hanno deciso di fissare un prezzo di circa €0,60 (5 rupie) che è sicuramente alla portata di tutti.
Questi bus hanno la particolarità di essere alimentati da pannelli solari posti sul tetto del veicolo, possiedono istruzioni per garantire alle donne di poterli usare correttamente e hanno anche un assistente a bordo che possa aiutarle in caso di necessità. Inoltre, all’interno sono disponibili gratuitamente salviette e un luogo apposito per cambiare i pannolini ai bambini, un distributore di acqua potabile gratuito, una televisione, monitor per poter misurare la temperature e la possibilità di poter acquistare assorbenti.
Tuttavia, c’è molto di più! L’idea può essere spinta oltre. Grazie alle scoperte dell’Agenzia Spaziale Europea, sarà possibile usare particolari sensori in grado di ottenere informazioni dai rifiuti biologici e determinare la presenza di patologie nella popolazione e prevenire così la diffusione di infezioni, ma anche di sfruttare altre informazioni mediche utili per la sanità pubblica. I rifiuti biologici possono inoltre essere utilizzati per produrre biogas come fonte di energia.
Il bus rosa potrebbe anche diventare il luogo dove le donne possano farsi visitare da esperti per avere informazioni sulla loro salute e aiutarle così a risolvere i loro problemi.
Forse il futuro dei bagni pubblici saranno proprio i bagni mobili.
Fonte Repubblica