Gli esperti danno 5 spiegazioni

Abbiamo parlato di recente riguardo al panico che ha assalito i consumatori australiani che hanno preso d’assalto una catena di supermercati portando ad esaurimento le scorte di carta igienica per la paura del Coronavirus; tanto che i responsabili del supermercato hanno dovuto assumere delle guardie per controllare i clienti.

Sorprendentemente, quello non era l’unico caso poiché anche negli Stati Uniti e in Canada hanno dovuto iniziare a limitare il numero di confezioni di carta igienica che i clienti potessero comprare alla volta. Anche alcuni negozi del Regno Unito hanno fatto tutto esaurito. Perché questo? La carta igienica non rappresenta un sorta di protezione contro il virus e non è neanche un bene primario.

Ecco alcune spiegazioni psicologiche:

1. Messaggi contrastanti portano a comportamenti estremi

Quando la gente riceve messaggi contrastanti riguardo il rischio che corre e come dovrebbe prepararsi ad affrontarlo, il risultato porta a comportamenti estremi. Taylor, un professore e psicologo all’Università della British Columbia sostiene che quando alla gente viene detto che qualcosa di pericoloso è in arrivo, ma che tutto ciò che serve fare è lavarsi le mani, il tutto non viene percepito come proporzionato alla minaccia in corso perché si ritiene che per certi pericoli occorrano determinate precauzioni. Da lì l’estremizzazione.

2. Mancanza di risposte chiare da organi ufficiali

Molti paesi hanno imposto la quarantena. La gente che ha fatto rifornimento di carta igienica e altri articoli per la casa è un comportamento che cerca di anticipare quando avverrà la stessa cosa nella propria città, sostiene Baruch Fischhoff, uno psicologo e professore del Dipartimento di Ingegneria e di Ordine Pubblico, e dell’Istituto per le Politiche e Strategie all’Università di Carnegie Mellon. Finché la gente non vede promesse da organi ufficiali che garantiscano che tutti saranno assistiti, sono portati a credere che prima o poi (prima che poi) avranno bisogno di carta igienica extra che viene vista come essenziale. E il fatto che non ci siano organi ufficiali a dare certezze incrementa questa probabilità.

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3. Il panico genera panico

“La gente vede immagini di persone che fanno acquisti compulsivi, così ritiene che ci sia una ragione per tale panico e compra di conseguenza”, sostiene Taylor. “Le persone sono creature sociali, ci guardiamo uno con l’altro per avere degli indizi su cosa è sicuro e cosa è pericoloso”, aggiunge. “E quando vedi qualcuno nel negozio preso dal panico a comprare, provoca un effetto contagioso”. Tutte le foto di scaffali vuoti può portare a credere che le persone debbano correre ad accaparrarsi una confezione di carta igienica finché c’è.

4. È naturale prepararsi in modo eccessivo

Ci possono essere motivi pratici per rifornirsi, dice Frank Farley, professore all’ Università di Temple ed ex presidente dell’Associazione Americana Psicologi. Col Centro di Controllo dei Disturbi e Prevenzione ed altre agenzie sanitarie che consigliano di stare a casa per evitare il contatto con altre persone, è naturale volersi preparare, sostiene il professore. “Il Coronavirus sta creando una sorta di psicologia di sopravvivenza per cui dobbiamo vivere il più possibile a casa e così rifornirci con l’essenziale, e ciò include sicuramente la carta igienica”, aggiunge. “Dopo tutto, se finiamo la carta igienica, con cosa possiamo rimpiazzarla?”. 👅

Sono soldi che spenderai prima o poi, l’unico problema è il doverlo fare prima piuttosto che dopo, sopportare lunghe file e la difficoltà nel trovarla, dice Fischhoff. Dato che alla fine la carta igienica è un bene che verrà usato, il ragionamento è differente rispetto a comprare qualcosa che non si userebbe, come ad esempio un bene deperibile. Il Dipartimento Americano di Sicurezza di Patria ha consigliato agli americani di avere almeno cibo, prodotti per la persona e medicine a disposizione comunque per almeno due settimane. Taylor però dice che la maggior parte della gente non ha questa premura. Così quando i sanitari consigliano di fare rifornimento, la cosa viene portata all’estremo.

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5. Percezione del controllo

La gente che si rifornisce pensa a sé stessa, alla loro famiglia, e a cosa serve loro per prepararsi, dice Taylor. “È tutto dovuto a questa ondata di ansia anticipatoria”, aggiunge. “La gente diventa ansiosa prima di un effettivo contagio. Non pensano in grande, come alle conseguenze di fare scorta di carta igienica”. Agiscono solo per paura. Fischhoff sostiene che prepararsi, anche comprando carta igienica, riporta un senso di controllo rispetto ad una situazione che sembra incontrollabile.

Quindi queste sono tutte conseguenze di un istinto di sopravvivenza unite al panico, ciononostante potremmo però imparare a fare a meno della carta igienica in questi casi, soprattutto se dobbiamo stare a casa.

Ovviamente anche in Italia l’assalto ai supermercati non è stato da meno, ma perlopiù gli acquisti sono stati orientati verso generi alimentari. Forse perché abbiamo il bidè?

Fonte CNN